STUDIO DENTISTICO
Dal 2003 ci prendiamo cura del sorriso dei nostri clienti
La terapia implantare è una tecnica chirurgica dedicata a sostituire elementi dentali mancanti. È una terapia il cui protocollo operativo è stato accettato dalla comunità scientifica e professionale internazionale a metà degli anni ottanta, definendola una pratica affidabile. Nonostante sia considerata la soluzione ideale per sostituire denti naturali mancanti o per rimpiazzare denti a prognosi incerta, merita delle considerazioni a parte in quanto anch’essa è gravata da una quota di insuccessi immediati e tardivi, da rischi chirurgici e da costi rilevanti.
In che cosa consiste?
È un intervento chirurgico che sostituisce una radice naturale con una vite artificiale, comunemente in titanio. Il trattamento risulta spesso di facile attuazione se le condizioni ossee lo permettono. Diventa più difficoltoso e tempisticamente più lungo quando la base che accoglie l’impianto risulta scarsa.
Cosa si ottiene con il trattamento chirurgico?
La finalità è quella di sostituire un dente perso con una nuova struttura protesica. Chiaramente dona nuova funzionalità masticatoria ed estetica.
Quanto tempo richiede?
Cosa serve un impianto dentale?
Un impianto in titanio sostituisce una radice dentale irrecuperabile affinché si possa costruire al di sopra una corona.
Tutti i pazienti possono fare un impianto?
Se le condizioni di salute generale e orali risultano ottimali il paziente può considerarsi un ottimo candidato.
Quali radiografie sono necessarie per progettare un impianto?
Le radiografie endorali associate ad una radiografia tridimensionale (CBCT) sono considerate necessarie per verificare quantità e qualità ossea.
La piorrea è un limite all’implantologia?
La parodontopatia conosciuta come piorrea sicuramente deve essere risolta, se così non fosse il rischio di fallimento risulta molto alto.
Quanto tempo deve passare dopo una estrazione della radice affinché possa essere inserito un impianto?
Il tempo utile affinché un sito infetto possa “sanificare” é di un mese. È chiaro che più si limita il tempo maggiori saranno i potenziali rischi di insuccesso.
L’impianto ha bisogno di manutenzione?
La risposta è si, sottolineando per tutta la vita attraverso una corretta igiene domiciliare e professionale dal proprio dentista.
L‘impianto può fallire l’osteointegrazione?
È una condizione possibile, riscontrabile spesso nelle prime 8 settimane, meno frequente nel corso degli anni.
L‘osso mancante decreta l’impossibilità di inserimento dell’impianto?
È chiaro che il paziente ideale è colui che ha grandi volumi ossei, però materiali e tecniche chirurgiche possono riportare le strutture ossee a dimensioni ideali.
L’impianto si può ammalare?
Esiste una patologia che si chiama peri implantite che può minare la vita dell’impianto, se diagnosticata in tempi brevi ha buone possibilità di risoluzione anche se non esiste tutt’oggi un protocollo operativo che sancisca la riuscita del trattamento.
È doloroso inserire un impianto?
La procedura è così standardizzata che coadiuvata da anestesia e analgesici la rende un’operazione chirurgica “gentile ”
Quali sono i fattori di rischio?
Quali sono le controindicazioni locali alla terapia implantare?
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